Ladri d’autunno
Non ne posso più di raccogliere foglie il giorno stesso in cui cadono; è un ordine e oltre una certa misura non posso discutere, ma poveri noi che neppure sotto i nostri piedi vediamo più la bellezza.
Autunno quando la luce sgrana le trame e il giardino s’illumina da basso.
Comments
17 Responses to “Ladri d’autunno”Trackbacks
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[…] Ariosto, Dan Pearson, Giardino della Tenuta di Torrecchia, Italo Calvino by Paolo Perdonami Silvio se ancora rimando il post sull’aratura ma come tu sai ci sono libri che ti rapiscono appena […]
e io che credevo di essere in un sito di giardinaggio. qui tirano tutti al campiello…
VOGLIO UN ARTICOLO SU COME SI ARA DA DISCUTERE!
Scusate mi ero appisolato un attimo. Cosa è successo?
Grande Silivio 🙂
.. è che quando mi obbligano a lavori da somari (Tasini mi abbassi l’albero che le grondaie soffocano, Tasini ma insomma mi liberi dalle foglie che il prato muore, Tasini tolga quel rampicante che il cemento non ha aria!) io invece che andare in bestia reagisco così…
Su con il morale collega: domani è sabato e si va per boschi 🙂
Ocio* che per il Campiello anche lei non scherza, Silvio.
*perdoni in venetismo, ma trattandosi del Campiello….
Paolo devo darti una notizia drammatica: quelli che tu hai elencato non sono lavori da somaro, purtroppo, sono lavori da giardiniere ( che delle volte è sinonimo). Fattene una ragione, devi ancora dedicare, purtropppo, tempo per i bisogni primari, la vil pecunia, anche se il tuo spirito spazierebbe per boschi e valli ad immortalar beltà. E’ un mondo difficile, ma finchè la nostra parte yin vincerà su quella yang potremmo sperare in un mondo migliore.
O è il contrario? Boh!
p.s. Sabato ci sono gli All Blacks: davanti al sacro ci si può solo inchinare.
ma non è che ti fanno usare quella specie di soffione petominchia, vero? (paura)
Valeria credo che per “petominchia” puoi chiedere le royalty.
E’ la prospettiva che rende il lavoro oneroso! fa conto di realizzare un mandala…come finisci DEVI ricominciare tutto daccapo. Sei ancora mio amico??
saluti buddisti cat
Trovo la foto dell’ombra…dell’albero…emozionante da mancare il fiato!!!BRAVO’!!!
sai che anch’io non faccio altro che raccogliere…foglie!!!
Valeria, sono d’accordo, per “petominchia” devi chiedere le royalty!!!
(Urca sono per la seconda volta in un post d’accordo con Silvio: l’alba di una nuova alleanza? 🙂 OK, il prossimo post sarà sul’aratura!)
Ah Valeria devo dirti che se sul tuo sito pubblichi articoli così:
http://ilpostodellemargherite.com/?p=150
devi (sottolineo devi) mettere i commenti in on che anche noi ci abbiamo le nostre cosine da dirti… 😉
Annarita grazie! Spendo sempre più energie nella fotografia e ho bisogno/piacere di sentire le vostre reazioni.
Infine mici miei (cat e gatto): sempre a-mici siamo parbleu! E che sarebbe questo blog senza di voi? 😉
Forse non avevo capito bene!…il tuo raccoglier foglie è….per tenere pulito il giardino?!!!
nooooo! io le raccoglio perchè sono troooopppo belle!
hanno dei colori incredibili, mi piacciono tutte anche quelle macchiate e quasi marcite!!!ma è normale?
e poi le seccco, appena poi incontro un gincobiloba!!!aiuto impazzisco!
quei ventaglini gialli mi ipnotizzano!..so che ci vorrei fare qualcosa, ma qualsiasi cosa pensi mi sembra troppo kich!
ciao
annarita
Un allievo di un Maestro zen fu incaricato di raccogliere le foglie cadute e lo fece con molto puntiglio, lieto di soddisfare il Maestro. Quando però gli mostrò il suo lavoro, questi lo rimproverò aspramente. Come aveva potuto pensare di togliere “tutte” le foglie, senza lasciarne qualcuna per ammirarne la bellezza e ringraziare gli alberi dello spettacolo? Se avesse saputo contemplare, o avesse conosciuto Andy Goldsworthy, (” non posso scegliere i materiali da usare, devo rassegnarmi a lavorare insieme alla natura”) il monaco non si sarebbe fatto sgridare!
Io invece ringrazio Paolo per le poetiche descrizioni che giro immediatamente alle persone importanti. Comunque cari giardinieri , queste foglie vanno tolte? Io in genere le lascio alla base della pianta, raccolgliendole e facendo anche dei mucchietti per proteggerla dal gelo poi; ci aggiungo anche qualche rifiuto umido e sterco di cane , tanto per nutrirla e rafforzarla prima del freddo. Se le foglie volano anche libere sul prato, avendo scelto di lasciarlo ” bastardo”, al tarassaco, occhi della madonnna, viole mammole ecc. ecc. che male c’è? Cosa intendete quando parlate di “soffocare”?. Come potete vedere , non sono un giardiniere professionista , ma un suo cliente ,di quelli con tante nandine e che ha comprato anche due begli olivi ( quest’ anno ho raggiunto la quota di olive :Kg. 29, 80!!!).
Grazie !
mi associo anch’io ai complimenti per la foto che intitolerei “autunno a 18 carati”. Io mi sono sbizzarrita sulla caduta delle rosse dagli aceri…..una meraviglia il giardino roccioso del parco del Valentino a Torino !
Godiamocelo tutto questo caldo autunno.
Chiedere che fai con le foglie in giardino può essere un ottimo test psicoqualcosa caro Bassethound. Solo questo dettaglio può essere sufficiente per comprendere cosa ci passa per la zucca a proposito di giardino. A molti ad esempio piace l’ordine. Riesci ad immaginare qualcosa di più ansiogeno delle foglie che svolazzano sul bel praticello? Conosco giardinieri che per la gioia dei loro clienti iniziano a potare i caducifolia ad Agosto: in un colpo solo risolvono il problema dei rami che incombono e delle foglie che sporcano. Massima sicurezza (apparente) e assoluto ordine: potessero poi parlare gli alberi…
Certo se io amo il prato sotto le alberature le foglie soprattutto quelle larghe e a lenta decomposizione (ad esempio platano) sono un grosso problema. Là sotto, la cappa umida e buia del foglione, fa urlare a squarciagola i poveri fili d’erba disperatamente senza luce ed aria. Con foglie così poi fare pacciamatura per arbustame e aiuole è un bel problema perchè non decompongono facilmente e tengono troppa umidità. Neppura la famosa “manata” di urea fa miracoli in questi casi.
In sintesi è sempre da vedere da valutare… Ciò che volevo stimolare con il giallo sparato del gelso sono le nostre miopie che ci negano piaceri per me piacevolissimi…
ora vado ad aprirti i commenti, Paolo, sono curiosissima!
per le royalty sulle stupidaggini che dico, beh, in effetti sarei ricca…
..a me naturalmente oltre al giallo,al rosso ed a tutti gli altri infiniti colori di questa stagione meravigliosa commuove il tuo titolo..Ladri d’autunno..lo trovo terribilmente poetico..aspettando l’inverno un buonlavoro. silvana