Bambini ancora

Poiché il prossimo mio post sarà su un argomento “difficile”, questo lo dedico a un argomento lieto: i libri per bambini con temi “verdi”.

Sono stata al Salon du livre di Montreuil e ne sono tornata affascinata da quanta attenzione l’editoria francese dedichi alla natura.

I libri di divulgazione, non necessariamente costosi, sono quasi sempre lievi, di quella lievità che non svilisce i contenuti ma che tiene conto del fatto che i bambini imparano più facilmente attraverso il piacere, che attraverso il dovere.

I libri narrativi raccontano sia con le immagini, sia con il testo, usando in un caso e nell’altro un linguaggio di grande poesia.

Eccone tre che mi hanno colpito particolarmente.

Une vie merveilleuse è quella di un germoglio sull’albero. Non si può muovere ma il suo è un tempo felicemente lento e ricco di emozioni portate a lui dal vento, dalle nubi, dalle persone e dagli animali. Intanto diventa foglia e, come è destino di ogni foglia, vedrà partire le compagne e infine verrà il suo turno. Ecco, ora che può muoversi, ha l’occasione di osservare molte altre cose incredibili. La vita è davvero meravigliosa.

Kimiko è una ragazzina schiva e timida. Gira in un orto botanico, con dei fogli sottobraccio e delle matite in mano. E’ giapponese, di passaggio a Parigi. Un botanico che lavora nel giardino, la coglie mentre coglie un girasole. Ha l’occasione così di conoscerla e piano piano tra i due si crea un’amicizia fatta di attenzione alla bambina, di ascolto, di domande e di risposte, di amore per  la creatività del mondo verde e di voglia di catturare la bellezza con i disegni. Logico che questo libro mi catturasse!

Questo è un libro per i selvatici. Splendido, di grande poesia contemplativa, parla di una bambina e del suo papà che si arrampicano su una collina per godersi i colori dell’autunno.

Infine, sono andata a ripescare nella mia libreria un vecchissimo, divertentissimo, godutissimo (lo vedete da quanto è sporco) libro di trenta anni fa. In Italia non è mai stato pubblicato, perché il protagonista assomigliava un po’ troppo a De Gaulle ma secondo me è ancora attualissimo e formidabile. Il colonnello in questione, guerrafondaio e ignorante, distrugge tutto e fa… terreno bruciato intorno a sé. Ma si sa… persino in questa situazione spuntano i fiori. Così incomincia a scoprire che c’è altro, oltre alla guerra, che lo può affascinare.

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