I giardini di San Liberato
“Non conosco un giardino più magico di questo, talmente grande è l’atmosfera di tranquillità, il giusto rapporto degli alberi e dei boschi con il lago, la montagna e il cielo.”
Russel Page in Ritratti di Giardini Italiani
Ci sono storie e cose nelle vicende tra uomini e piante che non sono semplici da ricordare e ci vuole una gran stoffa a raccontare e prima ancora a raccogliere e comprendere. Ci sono storie che valgono a prescindere dalla loro unicità ed irripetibilità. Una Principessa, un Conte, un paesaggista famoso, un’antica chiesa, una nuova casa di campagna e infine un giardino figlio di questi e di altro, sono i protagonisti de I giardini di San Liberato primo Garden Book proposto dai tipi di Grandi Giardini Italiani a firma Daniele Mongera con la prefazione di Maria Odescalchi.
Che c’è nella storia? Be’, bisogna proprio leggere. Maria Odelscalchi è l’unica player ancora in vita e Daniele, da buon giornalista narratore, ha depositato sulla carta qualcosa che va ben oltre le bobine d’intervista. Questioni di affinità elettive, si usava dire un tempo; questioni di cuori, di clorofille, di volatili e di temperature direi io riassumendo in una frasetta l’emozione della prima lettura.
Per la neonata collana Garden Books un ottimo inizio, non c’è che dire 🙂
Grazie Paolo. E complimenti per la trasmissione…
🙂
D.