Il parterre di Villa Bolognini-Salina al Farneto

Palazzo Bonfiglioli al Farneto

Sempre a proposito di luoghi vi descrivo oggi quello che mi ha “scelto” come giardiniere. 🙂

Da giovine, una ventina di anni fa, lavoravo come educatore in una cooperativa agricola con finalità sociali. Il mio compito era quello di organizzare attività per utenti del Centro di Salute Mentale di San Lazzaro di Savena (BO).

Il giardinaggio era uno dei lavori utilizzati perchè semplice da trovare, abbastanza semplice in parte delle sue attività da eseguire e, cosa fondamentale, sufficientemente retribuito.
Cercando lavori per la mia “estrosa squadra” arrivai a Villa Bolognini-Salina e al suo parco: rimasi folgorato… Sarà stata l’aria di grandeur decaduta (il luogo era parecchio trascurato); saranno state le corolle delle peonie che, nonostante anni di convivenza con le erbacce, spuntavano appena dalle aiuole di bosso… Sarà stato questo e molto altro; di fatto io, in quel parco, ho lasciato che la casacca di giardiniere mi si infilasse addosso!

Grazie alla benevolenza dei proprietari, che accettarono la nostra offerta, iniziammo un parziale restauro del giardino e appassionandomi alla villa ho imparato diverse cose sulla sua storia.

Anonimo Parterre villa Salina

Villa Bolognini-Salina deve la sua attuale forma alla ristrutturazione che Taddeo Bolognini volle nel 1743. Non sono certe le maestranze che progettarono ed attuarono le modifiche al palazzo, né è assolutamente certo che il giardino all’italiana ed il parco circostante la villa risalgano al quel periodo, anche se pare molto probabile.
Dopo le ingiurie subite durante la Seconda Guerra Mondiale e prolungate da un lungo periodo di abbandono, il palazzo e parte del giardino oggi sono quasi completamente recuperati, grazie all’attento lavoro di restauro voluto dalla proprietà, la società Villa Salina Residence per anziani, via Jussi n° 117, e dal Dott. Paris in particolare.
Il parco romantico si estende per una superficie di circa un ettaro ed annovera tra l’altro notevoli esemplari di Quercus (pedunculata) robur ed Aesculus hippocastanum, ma è il giardino all’italiana con il suo parterre ad essere vero motivo d’attrazione
Il parterre di bosso è senz’altro tra gli esempi più interessanti del genere nella nostra regione. Ha uno sviluppo semicircolare composto da una elegante corona che avvolge il classico nucleo rettangolare. Ai lati della peschiera, fulcro della disposizione, si sviluppano in modo speculare due tipici impianti a suddivisione cruciforme, ingentiliti da nicchie che ospitavano conche per agrumi, e racchiusi da una bordura la cui foggia riprende i tipici fregi cinquecenteschi dei palazzi senatori bolognesi.

Anonimo Parterre villa Salina

Le sinuosità e rotondità della corona paiono in contrasto con la rigidezza della base e anche del nucleo centrale, ma visto nell’insieme il tutto è stupendamente integrato.
Il disegno del parterre, come si vede dalla planimetria, manca in una sua parte: un altro lascito del periodo bellico.

Planimetria attuale

Infine, la cosa che ora più mi emoziona: annosi e bellissimi esemplari di Pinus pinea, Pinus nigra e Taxus baccata che, posti ai lati del parterre, come dita di possenti mani, lo racchiudono e proteggono.

Anonimo Parterre villa Salina

Comments
One Response to “Il parterre di Villa Bolognini-Salina al Farneto”
  1. ruben edgardo caime ha detto:

    Complimenti ai giardinieri chiunque essi siano il giardino sembra davvero originale (forze lo è)Ci sono anche foto degli interni della Villa? a presto edgardo