Vita e boschi… Thoreau

“Se un uomo è ricco e forte lo deve al suo terreno natale. Nel mio sono stato questi quaranta anni, ad imparare la lingua dei miei campi, per esprimere me stesso… Per me molte di queste erbe, qui corrispondono a più vita dei alberi grandi della California.”

David Henry Thoreau

Da Thoreau, D.H., Faith in a seed, Washinton, Island Press, 1993. (Trad. personale).

E’ la prima edizione degli ultimi manoscritti di Thoreau, in particolare The dispersion of seeds un testo sulla disseminazione, su come vento, acqua, piante, animali, terreno, rocce siano profondamente intrecciati e come i loro silenziosi mutui appoggi perpetrino la vita… E’ scritto con un linguaggio misto tra l’osservazione scientifica e la narrazione poetica, per dare un’idea prendo ad esempio questo pezzo che descrive una semplice Asclepias syriaca:

“When I release some seeds, the fine silky threads fly apart at once, opening with a spring, and then ray their relics out into a hemispherical form, each thread freeing itself from its neighbor, and all reflecting prismatic tints.”

E ancora

“I am interested, in the fate or success of every such venture which the autumn sends forth. And for this end these silken streamers have been perfecting themselves all summer, snugly packed in this light chest, as perfect adaptations to this end a prophecy not only of the fall, but of future springs.”

Vi dico due cose su Thoreau:

David Henry Thoreau – (Concord, Massachusetts, USA 1817 -1862), era ossessionato dal voler apprendere il linguaggio di suoi campi. Per lui scrittore, filosofo, l’ambiente naturale era un libro in attesa di essere letto: una lettura che prima di tutto necessita di acquisizioni grammaticali. La sua fede nell’ordine nascosto delle biocenosi si fondava su una osservazione partecipe e appassionata. Thoreau cominciò con l’apprendere i nomi delle piante, degli animali; poi individuò le interazioni, la parte dinamica, ecco gli insetti gonfi di polline, la dispersione del seme, ecc..

Gli ambienti naturali, quali il bosco nel caso specifico, sottendono stretti legami di vita, apprenderli appieno richiede un lungo apprendistato; scrive a proposito l’ecologista Henry Howe nel 1986:

“plants have an ancient and un easy relationship with vertebrate animals which eat their fruits and either digestor disperse their seeds. . . . In contemporary forests, as many as 45 to 90 percent of the tree species bear fleshy fruits apparently evolved for consumption by birds and mammals. [And yet] given the prevalence of seed dispersal by animals, it is puzzling that neither the advantages of seed dissemination to the plant nor the means to bring it about are well understood.”

Il testo, che io sappia, non è in commercio in Italia, da noi, di Thoreau, è stato pubblicato di recente solo Walden. Vita nel bosco dall’editore Donzetti. Io il testo l’ho ordinato su amazon.com il mio bookshop preferito.

Un saluto grande 🙂

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