Bletterbach

Gole come racconti, come dimore abbandonate, ma dal sentiero è faticoso ragionare, ingannati dalla meta e dalle lame di luce.
Si cammina circondati da pareti di rocce: sono porfidi, arenarie, calcari, dolomie. Il bosco qui è perennemente falciato dalla pietra che si sgretola e scivola.
É un regno minerale ma la vegetazione non si arrende, alberi in testa, e così dagli orli sbordano macchie di abetine, giovani alneti spuntano sul greto accompagnati sulle sponde da ciuffi di tremuli, i larici e i cembri sono sui poggi.  Ovunque c’è acqua che scorre: è un incanto, ma un brivido corre pensando a questi luoghi sotto un temporale.
Nel pomeriggio la luce si scalda, uno strillar d’uccelli rompe la quiete. Gracchi? Corvi? In cielo zigzaga un predatore. Sì, gran spettacolo oggi al Bletterbach.

Aldino, 18/10/2013

Corno Bianco, originally uploaded by Paolo Tasini.

Comments
2 Responses to “Bletterbach”
  1. Patty ha detto:

    It is quite amazing to see the trees growing in the rock. Very strong-willed plants!

  2. giulio ha detto:

    Certi luoghi sono capaci di oggettivare il concetto di bello.
    Solo la natura sa dare emozioni così forti che nessun animo può rimanere sordo.
    Belle fotografie!

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