Paolo
Giardiniere, classe 65, bolognese. Perito agrario e una laurea in Scienze della Formazione. Alcuni anni passati nella cooperazione sociale e tanti altri nei cantieri, dove i giardini nascono.
Per uno sguardo sui miei appuntamenti futuri clicca qui
cercando qualcosa su Derek Jarman sono ‘incappata’ qui. E mi sono immensamente gustata le tue parole, le immagini, i contenuti e tutto quanto. Ottimo lavoro, davvero, fatto col cuore. Io sono architetto d’interni, da qualche anno convertita agli esterni. La giardiniera Daniela con cui lavoro è una trasognata ma possente enciclopedia ambulante e lavorante…Siamo di Parma.
Continuerò a seguirti. Grazie e ciao.
Ciao! Sono Alessandro, sono della provincia di Torino e mi occupo di giardini dal ’99!… Quasi vecchio come te insomma ma più giovane…ci tengo a dirlo 🙂
Sono capitato sul tuo blog cercando una rosa: la R. xanthina. Non sono un’estimatore di rose ma la cercavo perche gialla e sul forum di giardinaggio.it mi avevano indirizzato verso di lei. Hai un bel blog!
Ottimo il collegamento a Benigni e la poesia.
Ciao,
facendo una ricerca, mi sono imbattuta nel tuo blog…complimenti veramente bello!! Anch’io sono appassionata di piante e della natura in generale, infatti mi piacerebbe tanto lavorare in quest’ambito…
Caro Paolo anch’io sono capitata sul tuo sito così un pò per caso, ma è stato bellissimo navigare nelle tue pagine. Mi permetto di darti del tu in virtù di una convinzione che sta prendendo spazio in me e cioè che chi ama la natura e il suo manifestarsi e lo cerca con gli occhi colmi di stupore e ringraziamneto vada costituendo una cerchia di amici. Ho ppena finito di leggere ” L’orto din un perdigiorno” e mi sono persa tra quelle pagine e quelle descrizioni.
Diventerò sicuramente un’affezionata lettrice del sito.
A presto
Just came across your site….Excellent!
ciao paolo… anche a me piacciono molto le piante… ora sono in irlanda e oggi mi sono imbattuta in una rosa molto particolare. Mi piacerebbe sapere se e’ una Rosa Tea.
Dunque i fiori erano completamente sfioriti e mi hanno colpito i frutti che a prima occhiata sembravano pomodori:):):) infatti la polpa e’ morbidissima e abbondante tanto che si puo anche mangiare!!! la foglia e strana ma e’ da li che ho riconosciuto che era una rosa. Il tronco era completamente ricoperto di spine(non come le rose comuni che ne hanno qualcuna qua e la). I frutti erano rosso acceso e i sepali sono lunghissimi. Non so se dipende dalla potatura ma era alta quanto me, i rami partivano dal terreno senza interruzioni formavano un cespuglio. inoltre i frutti erano sempre a grappolo da un minimo di 3.
spero di essere stata abbastanza precisa.
Ciao Federica,dalla tua descrizione direi che sei di fronte a qualche ibrido di Rosa rugosa… Dai un’occhiata a questo link:

si grazie mille!!! la foto che ho scattato e’ identica!!!!
Ciao, Paolo.
Sono Daniela di Reggio E. Una vicina di casa, insomma!
Seguo ormai da tempo il tuo bel blog da dietro le quinte e ne apprezzo la sensibilità e la passione.
Sono una giardiniera (ridicola, però, la declinazione al femminile) ancora inesperta, ma ogni giorno porta una nuova scoperta, una conoscenza in più in quest’ambito davvero sconfinato! E porta con sè anche la splendida sensazione di costruire per il futuro!
Saluti e buon lavoro!!
Ciao Daniela,
perdonami ma riguardo il giardino sostituirei il verbo costruire con altro: forse preparare, accogliere… Al costruire, al calcolare, confesso, sono sempre più distante: sono stanco dei progetti, dei dettagli definiti, dei giardini citazione… Sono per un giardiniere balia, nutrice… Sogno improbabili fantasie, rimandi tra colori e forme, tra la vita vegetale e la nostra esperienza.
Sono pensieri abbozzati e notturni: meriterebbero di essere approfonditi. Ci proverò!
Grazie Daniela 🙂
Complimenti Paolo.
Non sono nè giardiniere, nè poeta, nè paesaggista e neppure un artista: della fotografia della “preparazione…” o “dell’accoglienza”, ma trovo il sito stupefacente alla navigazione.
Non credo prenderai come un complimento il fatto che non sono tanto i contenuti ad avermi colpito quanto la passione, il lavoro e l’impegno che “trasuda” dal tuo sito.
Purtroppo (?) possiedo una sproporzionata dose di pragmatismo, instillata da una nonna montanara e poi maturata in anni difficili della mia vita che mi fa vedere la terra come un “fattore della produzione” – quindi da conservare e rispettare – e non come madre di vita, balia o nutrice.
Continuerò a collegarmi, ignorante – talvolta dissenziente – ma amante della passione come sono. Avanti così!
Andrea
ciao Paolo,
volevo ringraziarti per la bella mattinata tra giardini e ville di san lazzaro.
complimenti per il sito e per la passione con cui fai e spieghi il tuo lavoro 😉
è stato un vero piacere averti conosciuto,
bye-bye
Cati
alla ricerca di informazioni sul pennisetum alopecuroides Moudry che ho appena piantato in giardino, ho scoperto questo blog e letto il tuo commento, che condivido, su questa graminacea. Sono di Reggio Emilia, la mia passione per le piante e il giardino è infinita. Adoro fare accostamenti nuovi di colori, di fogliami, di portamenti….La felicità che ne traggo è indescrivibile, anche quando sbaglio perchè mi spinge a migliorare ancora e ancora. Sono certa che le tue informazioni mi saranno utili nei miei futuri esperimenti. Grazie in anticipo.
Ciao Cati (complimenti per le foto: http://www.portariso.com/) e benvenuti Andrea e Carolina! 🙂
Ciao 🙂
arrivo abbastanza casualmente via blog dell’architetto-giardinere e scopro qui dentro una miniera di notizie e di informazioni… i miei complimenti 🙂
Visitato a fondo il tuo blog… e ti linko seduta stante, abbiamo davvero varie cose in comune 🙂
Ciao Equipaje, benvenuta nel mondo dei blogger: fili di paglia è un bellissimo titolo per un blog 🙂
Fantastico!!! Senza le piante non si potrebbe vivere!!!! E’ bello sentire l’entusiasmo x quello che si VEDE ogni giorno…. e tutti i colori delle foglie dei fiori grazieeee!! complimenti!!!!
.. Ho letto da poco il libro “il bello di essere pianta” di Patrik Blanc…bellissimo!!!
Aggiungo questa pagina ai preferiti, sono arrivata qui partendo da “travestire le stanze” è anche molto bello oltre che prendersene cura, dipingere e disegnare gli alberi !!
l’ultima risposta del blog mi fà pensare al libro “la rivoluzione del filo di paglia” da LEGGERE!!
buon lavoro!!!!
gabri
che bello poter parlare di giardino anche con chi non si conosce ma che in fondo e’ un po’ come te…
chi si e’ immerso nella natura ritrovando la vera madre di tutti noi, che sempre ci accoglie a braccia aperte, che anche solo con una piccola gemma riesce a dare speranza e ci fa sentire parte di un tutto…
io lavoravo a Milano ma da 10 anni mi sono trasferita in campagna e la mia vita e’ cambiata. Ora il giardino e’ il mio grande amico e non vedo l’ora di poter tornare a mettere le mani in terra e fare i miei piccoli progetti, sapendo che comunque qualche piccola soddisfazione arrivera’! Complimenti per il blog… e’ davvero interessante!
ciao Paolo, oramai sei troppo famoso per capitare in via Muslesi dal tuo amico Gianluca. Lì hai creato un particolarissimo giardino pensile in 450mq (hai fatto poi le foto?) che ogni tanto avrebbe bisogno di una tua supervisione. Ma visto che anch’io sono diventato piuttosto bravino con tutti i tuoi suggerimenti ho provveduto da solo alle potature primaverili. Ho però bisogno di un consiglio per dare una “spintina” al gelsomino che mi recinge il giardino: con cosa lo “dopo”? tu forse avevi usato il Nitrophoska in passato, va ancora bene? ragguagliami. Ciao, Gianluca
Gianluca arrivo: devo presentarti due mie nuove fiamme (Muhlenbergia Capillaris ‘White Cloud’ e Stipa gigantea), preparati!!! 😆
ciao, dopo tanto tempo mi faccio sentire. in questi due anni ho partecipato -e appena terminato- a Milano il master di ‘Paesaggi Straordinari -arte architettura e paesaggio-. Stupendo.
Ti invio un mio scritto che riassume una esperienza avuta nel corso di un workshop di quest'anno, guidato da Lorenzo Romito e Giulia Fiocca del gruppo romano Stalker. Guidati da loro abbiamo 'attraversato' un parco agricolo di Milano, secondo modalità di 'approccio sensibile' al territorio che costiutisce la base su cui poggia la loro teoria di avvicinamento conoscitivo a un territorio. E' stata una nuova e importante esperienza, estremamente formativa: come e avvicinarsi al un paesaggio, a un territorio, come viverlo a tutto tondo, con sensi e intelletto aperti e pronti ad 'ascoltare' gli infiniti messaggi e le diverse suggestistioni che qualsiasi territorio ti vuole comunicare.
Spero ti piaccio e che possa a sua volta 'suggerire' qualcosa a chi lo legge!
A presto, Anna
Essere qui è molto scriveva Rilke nelle Elegie di Duino. È molto perché tutto questo luccicare effimero delle cose sembra chiamarci, noi, i più effimeri, o per usare ancora le parole di Rilke: noi, i più fugaci.
Cara Anna, con questo scritto tocchi il cuore della mia sortita. L’idea semplice che il nostro vivere abbia un sossulto di senso nel disporre di una parola capace di rendere le esperienze intime, familiari. Un parola, uno sguardo, inteso anche come gesto amicale verso il mondo vivo che ci circonda, in particolare verso quel mondo verde per noi appassionati così affascinante, un mondo che ci appare sempre più “parlante” e ci incanta (anche ci spaventa) con tutto quel suo discorrere per spine e colori, profumi e forme, dolci e veleni.
Il viandante “porta” la parola, annotava sempre Rilke. Buon cammino Anna… e grazie! 🙂
SORRY, HO SBAGLIATO FILE. RIGUARDA SEMPRE IL PARCO, MA NON E’ IL RIASSUNTO DELLE CAMMINATE FATTE PER ‘CONOSCERE IL TERRITORIO’.
TI INVIO QUELLO GIUSTO, PORTA PAZIENZA…
Che bellezza saper scrivere (e vivere) tanto bene da fotografare, disegnare ed ed emozionare, mentre si racconta!
Ricordo un libro che avevo amato molto e che ora andrò a recuperare negli strati della mia libreria: Storia del paesaggio agrario italiano, di Emilio Sereni. Allora studiavo architettura e mi aveva affascinato. Però questo tuo testo, Anna, traduce uno sguardo attento e affettivo insieme. E’ un piacere leggerlo!
grande Paul, finite le vacanze eh? adesso ti tocca ricominciare a curare le tue creature… quindi, ti aspetto per una supervisione nel giardino “rialzato” di via musolesi per fare un piano per l’autunno. Come al solito i tuoi suggerimenti saranno legge per me visto che finora si sono rivelati ottimi. Le “macchie” che hai realizzato in vari punti del giardino sono “esplose” a dismisura, a volte mi tocca uscire in terrazzo con machete e navigatore per paura di smarrirmi… Ti aspetto appena puoi. Un saluto.
sono ripassata anche oggi su questo blog, e ho deciso di lasciare un primo complimento, tanto faro` “altri giri”; siamo due architetti convertiti all`agricoltura. Francesca e Gerda
Ciao Paolo, sono tornata a leggervi con tanto piacere.
Mentre le nostre piante si preparano al semiletargo che cosa ne pensi del gioco FARMVILLE legato al tormentone Facebook e che sta appassionando anche persone che l’orto ce l’avrebbero già di “suo” come si dice….
Mi piacerebbe leggere i commenti di tutta la banda….
A presto
Ciao Vespa bentornata.
Su Farmville perdonami, ma questo Facebook mi sta sempre più antipatico. Non mi piace che per accedere come utente debba dare licenza a tutto il materiale che deposito, a tutte le mie info e a quelle di chi si collega a me…
No no proprio non mi piace. Mi sono iscritto a Facebook a suo tempo per curiosità ma a parte gli automatismi che segnalano le cose che scrivo sul blog e le foto che carico su Flickr altro non faccio: in attesa di capire come cavolo togliersi.
Ti lascio un articoletto che racconta i termini della questione.
http://punto-informatico.it/2500060/PI/Commenti/contrappunti-proprieta-facebook.aspx
caro Paolo, ti ho visto alla tele, mi è piaciuto il disegno del giardino visto dall’alto, bellissimo e il progetto del lavoro nell’orto. Mi è sembrato pure di aver visto un pò di telo nero nell’orto, ma forse mi sbaglio.
complimenti
Quando ho bisogno di conforto, riposo, ispirazione, identificazione (in nessun caso per motivi di giardinaggio o simili) vengo qui, e…trovo. Ringrazio il caso che mi ti ha fatto trovare, appunto.
Vivo in campagna da qualche anno, e questo mi ha cambiato la vita, lo sguardo. Evidentemente però si trova ciò che si ha già dentro.
Buon tutto, evviva gli alberi.
Viva
E’ la prima volta che scrivo in un blog. Questa volta la tentazione é stata troppa. Di solito girovago un pó, salto da un “capitolo” all’altro, scivolo veloce sui commenti, faccio un pó di surf, insomma.
Ma questa volta mi sono fermato a pensare. E a scrivere.
Mi sono visto catapultato nel tuo blog e ho avuto subito la sensazione di non essere solo. Scopro che lí da qualche parte c’é un gruppo di persone che vive intensamente il giardino, lo ama e ne gioisce. E non solo vive il giardino, ma ne subisce anche tutti i suoi meravigliosi effetti “collaterali”. Il giardino e le piante permeano le loro vite.
Con immenso sollievo mi rendo conto di non essere un alieno o una specie in via d’estinzione.
Di giardinieri ce ne sono tanti, ma pochi, purtroppo, riescono a provare e trasmettere tante emozioni, pochi sono in grado di ATTRAVERSARE giardini, poesia, pittura e musica, e (come diceva un altro Paolo) fare del giardinaggio una meravigliosa esperienza artistica.
Con ammirazione,
Salva
Ciao Salva
che bella l’immagine degli effetti collaterali. Grazie e benvenuto 🙂
Benvenuta anche a Viva naturalmente 🙂
un invito a tutti! oltre il giardino…APERTA CAMPAGNA!
…ed ecco cosa ho pensato…
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‘ARTICOLTURA’
lavoro e arte per l’agricoltura del domani
ideazione e cura di Anna Kauber
http://www.articoltura.com
anno primo
WORKSHOP
CONVEGNO
SERATA SPECIALE
TRAVERSETOLO (PR) dal 25 giugno al 3 luglio 2010
premessa
Trattare la complessità delle problematiche inerenti al settore agricolo in Italia e in Europa, e le sue connessioni multiple sugli innumerevoli ambiti di vitale importanza per la nostra esistenza – ad esso collegati inscindibilmente – impone uno sguardo allargato e un’ottica particolare. La proposta è quindi innovativa, in linea con le ambizioni più ardite e promettenti che si vanno profilando nel settore. Il nome ‘ARTICOLTURA’ dichiara presupposti ed intenzioni: è il contenitore dove la civiltà rurale dialoga con l’arte e la cultura, con la scienza e la solidarietà, con operatori, tecnici e persone comuni. ‘ARTICOLTURA’ è ripartita in tre fasi: elaborazione creativa degli studenti del master, presentazione dei lavori con dibattito pubblico e, infine, intrattenimento collettivo, festoso e stimolante. L’obiettivo è far incontrare differenti realtà e campi d’interesse che, concordi sugli obiettivi comuni da perseguire, possano tracciare un percorso condiviso e delineare insieme un futuro migliore per tutti.
workshop – 25 giugno / 3 luglio
Raffaella Spagna e Andrea Caretto – artisti
Elisabetta Bianchessi – co/direttore del master – architetto paesaggista
Anna Kauber – paesaggista
Le ‘casette’ dove avviene la distribuzione del latte crudo, spesso corredate da una mucca in scala quasi naturale, sono collocate in aree urbane o di prima periferia, in parcheggi o aiuole cittadine un po’ defilate. Questi prefabbricati, seppure evidentemente fuori contesto, portano alla ribalta il tema del legame imprescindibile fra la città e la campagna.
Prendendo spunto da questo, il workshop ‘ARTICOLTURA’ realizza una ricerca progettuale teorico-pratica sul mondo rurale e sviluppa i temi di riflessione critica di agricoltura di terza generazione, di chilometro zero, ambiente naturale e produzione agricola.
Gli studenti del Master ‘Paesaggi Straordinari paesaggio arte e architettura’ del Politecnico e NABA di Milano, sono chiamati ad intervenire creativamente su alcuni di questi punti di distribuzione: sorta di nuovi landmark, le ‘casette con la mucca’ assumono nel laboratorio il ruolo di espositori-contenitori della cultura agricola e produttiva padana.
A fine laboratorio, le proposte degli studenti sono presentate nel Convegno aperto al pubblico.
convegno – 3 luglio
L’eccellenza produttiva agroalimentare – frutto della rinomata e consolidata sinergia fra coltivazione e trasformazione dei prodotti della terra – ha reso ricco e fatto conoscere nel mondo il territorio della nostra città.
Nel convegno aperto al pubblico, personalità del mondo scientifico, intellettuale, artistico e della solidarietà, secondo le differenti angolature di analisi e di competenze, intrecciano gli interventi sulla comune tematica dell’agricoltura. Con innovativa modalità trasversale, ricca di spunti di interesse e riflessione, si parlerà ad ampio raggio della cultura del mondo agricolo e delle sue molteplici relazioni.
il programma
h. 10
presso il Centro Civico ‘La Corte’ – Sala Consigliare – di Traversetolo
presentazione del Convegno del Presidente della CIA
saluti dei Rappresentanti delle Istituzioni
Presidente della Camera di Commercio di Parma
Rappresentanti dei partner culturali e degli sponsor
h. 11
incontro con Guido Giubbini, storico dell’arte e fondatore della rivista ‘Rosanova’: Il paesaggio agricolo: opera d’arte, luogo sacro, “memoria del mondo”.Anche in una visione laica del mondo, il paesaggio, e il paesaggio antropizzato e agricolo in particolare, può essere considerato come luogo sacro: come sedimento di natura, di storia e di memoria; come frutto dell’intelligenza e del lavoro dell’uomo; infine come opera d’arte, per le caratteristiche di bellezza e di armonia con la natura che di questa millenaria fatica dell’uomo sono il prodotto.
h. 11.45
presentazione dei lavori del workshop ‘ARTICOLTURA’ del Master ‘Paesaggi Straordinari’, a cura dei tutor del workshop
h. 12.45
‘Noi, da lontano’: intervento performativo di Piergiorgio Gallicani attore. Il re di un’isola sperduta torna dal suo popolo, dopo aver viaggiato a lungo in ‘visita di stato’ nelle lontane terre d’occidente, chiamate Europa. Ai suoi isolani racconterà ciò che ha visto e conosciuto là, dove vive l’uomo bianco…Uno sguardo spaesato sul nostro paesaggio umano, per una ‘modesta proposta’ di antropologia a rovescio.
h. 13.30
pausa lavori: buffet
h. 15.45
presso il distributore del latte crudo recita/happening all’aperto, accompagnamento alla Sala Consigliare condotto da Piergiorgio Gallicani
h. 16.30
presso il Centro Civico ‘La Corte’ – Sala Consigliare – di Traversetolo
incontro con Alberto Massa Saluzzo, agronomo ed esperto di Politica Agricola Comunitaria: ‘L’imprenditore agricolo produttore di paesaggi’. Gli approcci ambientali dell’attività agricola considerata come strumento di sviluppo territoriale: analisi e strategie di nuove possibilità di riqualificazione del territorio rurale e di valorizzazione del paesaggio coltivato, secondo i modelli e le indicazioni provenienti dalla PAC.
h.17.15
proiezione del filmato/intervista ‘Tre domande al poeta’ Tonino Guerra – poeta e sceneggiatore, di produzione originale per ‘ARTICOLTURA’ (di: Anna Kauber- videomaker: Lucilla Pesce- musiche: Vincenzo Mingiardi). Il fimato riprende i ‘Luoghi dell’anima’ del Maestro, le sue creazioni – come l’Orto dei frutti dimenticati “…un piccolo museo dei sapori per farci toccare il passato” – e ci fa ascoltare le parole di un artista che ha segnato la cultura italiana nel mondo, il Poeta definito ‘Omero della civiltà contadina’ e ‘Tutore della bellezza del paesaggio’.
h. 18
incontro con Don Ennio Stamile, delegato regionale Caritas Calabria e parroco di Rosarno: ‘L’altra faccia di un’agricoltura senza memoria’: le condizioni di vita e di lavoro testimoniate da un protagonista attivo in una zona ad alta penetrazione mafiosa. I racconti di una di cultura agricola che ha perso la memoria, e oggi realtà duale, dove, insieme a condizioni di sfruttamento e paura, convivono espressioni di amore e solidarietà.
h.18.45
‘Noi, da lontano’: intervento performativo di Piergiorgio Gallicani attore.
h.19
incontro con Giorgio Diritti, regista: ‘Con i miei occhi: racconti di uomini, di lavoro, di paesaggi’ . “Ci sono film in cui contano le parole: nei miei cerco di far parlare i paesaggi e le parole non pronunciate”: un artista che, con intensa partecipazione umana, attraverso le immagini ci parla di vita contadina. La realtà semplice di un mondo portatore di valori profondi, difficile ma coeso, attraverso gli sguardi di una antica umanità.
h. 20 saluti in musica di conclusione del Convegno
serata speciale – 3 luglio
Sensibile alle proposte culturali e agli sviluppi del pressante e attualissimo dibattito sulle sorti dell’agricoltura ed estesamente dell’ambiente, il Comune di Traversetolo – assessorato Sviluppo delle politiche per il Commercio, Agricoltura, Artigianato, Industria – ospita il Convegno nel Centro Civico ‘La Corte’ – Sala Consigliare – e coerente con le tematiche del workshop e del convegno, sostiene a fine lavori la tessera conclusiva dell’evento ‘ARTICOLTURA’, la SERATA SPECIALE, di rilevante spessore culturale e di sicuro interesse per la cittadinanza.
il programma
h. 21.15
presso il Centro Civico ‘la Corte Bruno Agresti’ proiezione all’aperto del film di Giorgio Diritti ‘Il vento fa il suo giro’ e incontro con l’Autore.
realizzato da CIA – Confederazione Italiana Agricoltori
patrocini Camera di Commercio Parma
Regione Emilia Romagna
Provincia di Parma
Comune di Traversetolo
partner culturali Consorzio Agrario di Parma
APA – Associazione Provinciale Allevatori
sponsor Chiesi Farmaceutici Spa
Bertani Spa – Dynergy
Intelleqt srl
Ciao Paolo,
Mi piacerebbe leggere il tuo libro e soprattutto regalarne qualche copia a chi sente la magia del giardino pur non essendo un esperto giardiniere. Penso che piú che di técnica la gente ha bisogno di sentimenti giardinieri.
Ti faccio due stupide domande: come posso ottenerlo qui in Spagna? Esiste giá una traduzione (spagnolo, inglese)?
Un cordiale saluto,
Salvatore