Sulla funzione del verde urbano

Rispondo al commento di Barbara sulla funzione del verde urbano segnalandovi l’uscita del sesto volume della Grande enciclopedia per ragazzi MONDO VEGETALE VOL I GLI ECOSISTEMI traduzione del bel lavoro di Marinelli, J., Plant, Dorling kindersley, London, 2004.

Finalmente un testo divulgativo con un corredo fotografico di tutto rispetto, capace di coniugare impegno ambientale e pratica del giardinaggio, riconoscendo a questa ultima caratteri che vanno da una generica sensibilizzazione ambientale alla consapevolezza di una attività che può (deve) essere di salvaguardia e crescita del territorio.

Nel fare giardini possiamo imparare ad essere costruttori di ambiente… La funzione moderna di un giardino può (deve) essere quella di alimentare una vita ricca e diversificata, che ripari i danni del ns. vivere, che ricicli le risorse, che ricostruisca una natura che ci accolga e che ci comprenda nel suo ciclo vitale.

Fino a due secoli fa, nel mondo occidentale, i giardini erano minuscoli frammenti in vasti territori con una presenza di natura selvaggia ancora importante, oggi, nei nostri spazi di vita, le proporzioni tra natura lasciata al suo ciclo e aree a verde sono decisamente a vantaggio di queste ultime…

Per di più assistiamo a fenomeni di vere e proprie invasioni di piante da giardino nell’ambiente incolto, pensiamo alle tante robinie, agli alianti, ai topinambur…

Nel 1993 scienziati della Rutgers University hanno studiato gli effetti dello sviluppo urbano (case + giardini) sulle specie native utilizzando un lavoro di inventari di piante realizzati nell’arco di 112 anni su Staten Island un distretto di New York che misura 180 km. quadrati. Qui solo negli ultimi anni si è costruito per un 90% del territorio lasciando un 10% di spazi naturali. Ebbene fino all’arrivo degli insediamenti umani, il monitoraggio temporale della varietà della vegetazione non da sostanziali variazioni, poco è cambiato; poi ecco la sorpresa, all’arrivo dell’uomo anche in quel 10% lasciato integro il 40% delle piante native è sparito e le non native sono diventate dominanti.

Abbiamo bisogno di imparare, di riparare… presto e bene…

Un saluto grande 🙂

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