Prevegetati di Sedum e Delosperma
Da anni apprezzo un prodotto della ditta Poliflor di Faenza: il prevegetato XF301 su licenza dalla tedesca Xeroflox. Si tratta di una coltura di Sedum e Delosperma (per la precisione Sedum album, Sedum spurium, Sedum rupestris, Sedum acre, Sedum hispanicum, Delosperma cooperi) allevata su una miscela di materiale vulcanico trattenuto da un geotessile tridimensionale. Il prodotto si presenta come un tappettino di 3/5 cm. circa di spessore che, con alcune accortezze, va steso sul luogo di destinazione.
Non ho nessun interesse pubblicitario nel presentarVi questo prodotto, solo mi fa piacere diffondere innovazioni che mi sembrano veremente tali; ancora più piacere provo se, queste innovazioni, arrivano attraverso collaborazioni tra aziende europee.
Per la mia esperienza il prodotto è incredibilmente valido: importante è il fondo sul quale lo si posiziona, io utilizzo lapillo vulcanico da 5/10 mm., che oltre ad alleggire i carichi mi garantisce la pulizia dalle erbe infestanti (la povertà del materiale vulcanico non permette l’attecchire delle comuni erbe spontanee).
Per la buona riuscita del lavoro importante è seguire l’impianto nelle prime fasi di attecchimento, qui è necessaria un poco di manutenzione: in particolare sono vitali le innaffiature di soccorso da proseguire finchè l’apparato radicale non si è impossessato appieno del substrato. Indispensabile poi è la concimazione di base (consiglio di seguire l’indicazione dell’azienda e cioè: solfato potassico 30 gr/mq, perfosfato triplo 30 gr/mq, fertoganico 100 gr/mq, solfato ammonico 10 gr/mq.).
Dopo il primo anno d’impianto comunque ci si può tranquillamente scordare della nostra macchia di Sedum… se la cava ottimanente da sola aiutata magari da una buona concimazione a metà primavera (se ci si dimentica sono le piante stesse a chiamarci, con il loro schiarire di colore).
Difetti:
– Il tappeto non è calpestabile.
– Piace molto ai gatti e se non si integra con ghiaia spaccata di taglia abbondante (15/25 mm.) può trasformarsi in una terribile lettiera…
– Per la sua bellezza (soprattutto in questi giorni nel pieno della fioritura) in aree pubbliche è soggetta a vandalismi (per lo più tentativi di furto).
– Costa (ma se si considera il risparmio di manutenzione negli anni la spesa è ampliamente ripagata).
Un saluto grande 🙂
concordo pienamente, loredana