Nel giardino di Patrizia

… e se mi sono trovato qui, solo di fronte a questo scorcio autunnale, nel giardino di Patrizia, devo ringraziare un colpo di vento e acqua che ci ha scompigliato i piani e fermato le intenzioni, la frenesia giardiniera.
Così guardo le foglie di fico a terra: mi chiedo se avranno dato buoni frutti e sorrido all’idea che forse in questo piccolo luogo appena creato c’e già qualcosa di antico, di Adamo ed Eva…
A lato l’Acer japonicum ‘Vitifolia’ nel suo rosso acceso mi chiude la scena e non posso non accostarlo ai gialli del fico e dei pioppi. Gialli un pò sempliciotti, sporcati di terra e macchie nere di fungo. Gialli che mescolati al rosso pichiettato di arancio e cremisi dell’acero giapponese danno un contrasto come di contadini vestiti a festa attorno al loro padrone, naturalmente elegante.
In acqua la chiazza di Myriophyllum aquaticum sembra voler esplodere (quante volte si è dovuto contenerla). Questa bella sudamericana ormai ha conquistato il mondo e anche nel Queensland australiano sono preoccupati…
Che le cose non siano semplici e che i nostri piaceri giardinieri abbiano conseguenze ce lo dicono a disco rotto i nostri amici naturalisti. Qui è il caso. Hanno ragione, ma la vita che tutti ci comprende sembra di altra portata e misura e la nostra fragile etica sobbalza e affonda come una barchetta di bambino.
Va bene; una barchetta si può sempre salvare, al limite ricostruire, e qui è un buon posto per farla salpare. No, nulla di biblico, non mi affascina Noè: se ci sarà qualche seme di vita lo vorrà il caso; sarà semplice sottile carta e la miglior piegatura che riuscirò a dare.
Accucciato sul rivo, mi sorprendo sottovento, cacciatore di simboli.
prova a prendere una manciata di umili gialle foglie di pioppo e annusa; prendi ora una manciata di eleganti e rosse foglie di nobile acero e fai lo stesso.
Pioppo batte acero 10 a 0.
Bello pensare che ad occhi chiusi, in giardino, possano cambiare anche i paesaggi olfattivi.
Un saluto, il cat
Wow… Grazie Cat 🐸