Populus canescens

Da anni sfogliando i cataloghi dei vivaisti locali specializzati in alberature constato la sparizione del bellissimo pioppo grigio ovvero Populus canescens.

Populus canescens

Chissà se è solo una questione di mode o ci sono altre problemi: chiederò.

Ad ogni modo vi lascio alcuni cenni su quest’albero che, botanicamente, risulta essere un ibrido spontaneo tra individui maschili di Populus tremula e femminili di Populus alba. Esteticamente è una pianta superba e rispetto agli altri pioppi è l’unico, nelle nostre zone, a mostrare una bella colorazione autunnale.

 

Populus canescens

Come tutti i pioppi ha bisogno di grandi spazi. A Bologna negli anni ’70 e 80 ne sono stati piantati parecchi, soprattutto nelle aree a verde pubbliche di contorno alla viabilità (adoro gli esemplari che si possono ammirare alla rotonda Romagnoli lungo l’asse sud-ovest che dall’Ospedale Maggiore porta a Casalecchio di Reno e oltre).

Come per altre specie di pioppi (su tutti il tremolo) un bellissimo momento per avvicinarli è durante le giornate ventose in primavera-estate quando il fogliame scosso sibila, e tutta la pianta si mostra nella sua forza, nel suo essere, con vigore, al mondo.

Un saluto grande

Comments
3 Responses to “Populus canescens”
  1. Cat ha detto:

    credo che la scomparsa dei pioppi, almeno in città, sia dovuta al fatto che producono una montagna di “piumotti”; da noi è così, c’è il veto sui pioppi! detto questo sono piante maestose, con una corteccia fantastica e, con l’acqua necessaria, diventano in breve tempo dei giganti, hai ragione le foglie sibilano, ho letto (non mi ricordo dove) che ai populus è stato dato questo nome perchè ricordano il brusio di una folla vociferante, saluti carlo alberto

  2. Alessandro Bianchi ha detto:

    Bè, sto appunto terminando un progetto di enormi dimensioni (40 ha di verde a Milano!) con un sacco di pioppo gatterino. Ma la nota mi dà l’occasione di commentare quanto le scelte progettuali siano a volte influenzate dalla tecnica, a volte dall’esperienza, a volte dalle …fole.
    Il Pioppo è sconsigliabile, a mio vedere, in alberature cittadine, perchè di enorme e rapido sviluppo, e non grande longevità. Il rapido sviluppo costringe a potature drastiche e frequenti, ed il legno tenero è facilmente soggetto a marciumi ed attacchi parassitari. E’ una pianta, perciò, pericolosetta. E’ bene piantarla in grandi spazi.
    Ma tantissimi clienti non vogliono il Pioppo perchè “dà allergia”. Io cerco di spiegargli che è impossibile, in quanto i pappi che a primavera vanno in giro portati dal vento sono appendici dei semi, e non polline (responsabile, in genere, delle allergie primaverili). Loro mi guardano storto, e magari cambiano pure consulente. Mah. Qualcuno sa se per caso il pappo del Pioppo è allergenico? A me il pappo del Pioppo mi ricorda l’infanzia (sono padanissimo della bassa), quando la città era invasa da questa neve primaverile soffice ed ariosa. E quando molta meno gente sembrava allergica a tutto.
    Vabbè, ciao

    a bianchi

  3. Silvana ha detto:

    ..senza saper nulla ne abbiamo piantato uno anni fa a pochi metri dalla casa al mare… Sciarborasca zona Cogoleto, Varazze… è una cosa mirabile noi lo chiamiamo pioppo argento… penso che ci darà grossi problemi, nel frattempo durante le giornate di tramontana siamo circondati da una folla urlante, grazie per avermi raccontato la sua storia ciao con tantisssima simpatia, sei uno dei pochi appassionati di giardino che nn se la tira..! Silvana.

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