Sporchi e sani
… sempre più numerose e atttendibili sono le prove secondo le quali mangiare un poco di terra e sporco fa bene….
L’ incipit dell’autrice, Jane E. Brody, giornalista del New York Times, è di quelli ad effetto, per il contrasto con il senso comune di pulizia e igiene. L’articolo poi sviluppa le dovute precauzioni. Su internet ci si scatena di più: per i bambini e non solo c’è il mud bath, un divertimento assoluto come testimoniano gli scatti presi dalla comunità Flickr. Se si va poi a leggere i report del Dottore Chris Lowry che indica batteri nel suolo in grado di attivare neuroni che producono serotonina, il gioco è fatto. La licenza conquistata.
Insomma, per la gioia dei miei figli ha ragione nostro zio Werter che superati da tempo gli ottanta ci invita a sguazzare con i piedi e non solo nelle pozzanghere di campagna. Per piacere e per salute.
Alè tutti ai fanghi! Aspettando l’estate magari 🙂
THIS IS WHAT HAPPENS……, inserito originariamente da AIMEEBELLE.
è divertente questo pendolare da una esagerazione all’altra. Sguazziamo nella terra e al secondo colpo di tosse prendiamo il Benagol. Mangiare terra non fa bene ma se dovesse capitare che ingurgitiamo un pò di terra non succede nulla.
Ormai il nostro fisico è lontanissimo dall’energia, dalla resistenza e robustezza animale. Però siamo più intelligenti. Forse.
P.S. I bimbi sono splendidi e la foto è veramente bella.
sei consapevole, vero paolo?? che con questo post hai fatto prendere un coccolone ai 9/10 delle mammemitaliche? ;O)
e vai di fango!, saluti tutti impiastricciati, cat
sono davvero fortunati questi bambini. Ma nelle città dove le trovi delle pozzanghere così belle fangose da potercisi rotolare dentro come porcellini?
Manca la materia prima. e poi vuoi mettere tutti quei vestiti firmati e costosi…?? Guai!
Per fotuna mia ho un giardino e mio nipote potrà sporcarsi quanto vorrà!
Ottimi i tuoi stimoli.
Cinzia
Mi hai fatto venire in mente il pediatra di paese che ci curava, un ottimo medico e un’ottima persona. A nostra madre, sempre molto preoccupata per la nostra salute, raccontava come lui e i suoi amici, da bambini, si curassero da soli le piccole ferite applicandovi terriccio e ragnatele. 😉