Mi piacciono le erbe giganti (però…)
Le erbe giganti: sono tornato dalle vacanze con questo chiodo fisso. 🙂

Se la passione per i giganti d’erba mi ha invaso è colpa innanzitutto di Libereso con i suoi racconti sulle Gunnere che corrono e dilagano lungo le aree umide delle sue amate Isole Azzorre. Le gunnere sono piante maliarde, seducono e incantano, ma è bene rinsavire in fretta e non cedere alle lusinghe di un tuffo nella loro apparente morbidezza: le spine ricurve a proteggere la natura esuberante giurano sanzioni indimenticabili. Ho ancora i segni di una manutenzione sovrapensiero (come ogni bravo giardiniere o bimbo selvatico ho sulla pelle “tatuaggi naturali” che ricordano i miei verdi azzardi… 😮 )

Ma l’amicizia con i giganti d’erba non è complicata solo da minacciose spine, ad esempio la bellissima Heracleum mantegazzianum, è una vera “polpetta”. Con il suo liquido urticante è capace di procurarci bolle sulla pelle dalle dimensioni e l’aspetto di patate: le conseguenze sono spesso permanenti e gravi. Eppure è una pianta magnifica, in grado di creare volumi improvvisi seguiti da altrettanto improvisi vuoti: effetti comuni a tante ombrellifere ma che con queste dimensioni (supera i tre metri di altezza) offre scene inusitate e magnetiche.

Lo scatto a seguire preso in un parcheggio poco mantenuto vi dà l’idea della sua incredibile forza. Sembrerebbe la pianta perfetta per la monellata verde del mia amata lampadina Edi, ricordate la storia? (Ehi, è ancora valido il mio appello! https://attraversogiardini.it/2007/11/07/io-edi/ )

Il punto comunque è che questi stupendi vegetali non sono poi così tanto amichevoli come vorremmo o come le loro sembianze possono indurre a credere. Tra le loro fila si annidano un numero impressionante di caratteracci. E il giardinier cortese che è in noi si inquieta anche perchè oltre alle puntute e velenose questioni c’è un altro fatto: alcuni giganti d’erba sono tra i principali e più pericolosi alieni vegetali presenti sul globo terracqueo.
Alieni vegetali, sì, avete letto bene, così si definiscono coloro i quali non stanno al loro posto e peggio dei migranti umani minacciano invasioni sottili e subdole. Questa storia delle piante aliene sta catturando sempre più l’opinione pubblica e per alcuni versi ha preso pieghe inquietanti. Prendiamo ad esempio il Dipartimento risorse naturali del Wisconsis in particolare le pagine rivolte ai bambini: un vero manifesto di pedagogia moderna. Dal loro sito riporto tradotto il brano d’apertura:
Erkkk!. Gli alieni sono sbarcati in Wisconsin! Li puoi vedere e non sai nemmeno che sono stranieri. Questi invasori sono in realtà piante esotiche e animali che sono state introdotte nel nostro stato da altri paesi o habitat di proposito o per caso. Essi possono causare ogni genere di problemi per le piante e gli animali che hanno sempre vissuto nel nostro stato. Leggete queste storie e scoprire come riconoscere gli stranieri in una popolazione, imparate a identificare gli impostori, e come aiutare lo sterminio degli invasori alieni prima che sia troppo tardi!

Coraggio miei cari, non di sole spine e veleni è il nostro rapporto con i vegetali e poi tra i giganti d’erba ci sono anche i gentili puri. 🙂 Ad esempio questa meravigliosa Rudbeckia laciniata che nello scatto qui sotto si lascia abbracciare (senza incidenti) dalla nostra Gabriella.
Bene, la famiglia mi reclama, ma di queste storielle di erbe aliene e giganti ancora vi parlerò 😉
Rispondo all’appello di Edi, e alla scuola del Wisconsin suggerendo in particolare ai bambini (ma anche agli adulti, perché no?) di leggersi un bellissimo libro di Bianca Pitzorno “Clorofilla dal cielo blu”, da cui è stato tratto anche un cartone animato.
Il libro è disponibile qui
E’ stato scritto nel ’90 ma ripubblicato con Dvd nel 2006. le illustrazioni sono di Adelchi Galloni, un grande della illustrazione italiana. La cosa che mi aveva colpito di lui, quando lo conobbi, inespertissima, era che teneva l’acqua di sciacquatura dei pennelli. Era perfetta per le ombre. I suoi acquerelli sono capolavori.
Il trailer sul mio blogghino qui.
Sul tema delle piante aliene ho appena letto un dibattito molto interessante che si va sviluppando in rete tra Blogger.
Vi lascio due link in particolare
http://meristemi.wordpress.com/2009/05/27/anche-i-marziani-sono-verdi/
e
http://filidipaglia.blogspot.com/2009/08/clandestini-marco-di-domenico.html
Assolutamente da leggere 🙂
🙂
Dibattito dove entra di prepotenza anche questo tuo bellissimo post, e
speriamo che si sviluppi ulteriormente perché c’è un bel gomitolo da dipanare 🙂
Sai quando temperatura e condizioni climatiche sono “quelle giuste” e tu esci di casa una mattina e ti ritrovi il prato davanti a casa quasi tutto fiorito di botto? A quanto pare quando il momento culturale è “quello giusto” certi dibattito nascono così, in più blog contemporaneamente, all’insaputa l’uno dell’altro. Grazie, a presto!
(son morta dal ridere sulla prima foto)
Ho appena trovato questi video su Heracleum mantegazzianum, assolutamente da vedere.
Lo sapevate che i Genesis avevano dedicato alla pianta un brano? Meravigliosi Genesis 🙂
😮
Ecco il testo del brano dei Genesis: stupefacente!!! Per il momento ve lo riporto con la promessa di tornarci sopra. A sentir questa musica son tornato ragazzino 🙂
In ogni caso è rilassante sapere che gli alieni li abbiamo già qui, hanno un bell’aspetto, sono stupefacenti, stanno fermi in un posto (anche se col tempo occupano territori) e se non li tocchiamo non ci fanno neppure male!
Hai ragione, sono affascinanti. pensa che io non ho il pollice verde, (anzi, di sicuro ce l’ho nero per la micidiale abilità con cui faccio morire persino le robuste piante grasse :-/), così ho i vasi pieni di piante infestanti, che sono anche belle da vedere e si sviluppano con una tenacia che mi sbalordisce.
Salutissimi, Annarita
Cercavo altri alieni ma…
questo articolo mi ha rapito, complimenti
Ciao