Ok figlio

Ieri ho chiesto a mio figlio Ettore se aveva voglia di fare un video e raccontare un nostro giardino per le scuole. Abbiamo ripreso al volo alcune scene con il telefonino, per fare una prova. Voglio condividerne un paio, così, senza montarle, senza pensarci troppo sopra, con l’idea che descrivono si un giardino, ma sopratutto ritraggono un ragazzino oggi, che commenta tra le righe, spigliato e con accento bolognese, il mondo adulto che l’ha cresciuto.
Dietro questo racconto c’è la storia mia e di mia moglie Cecilia, di una famiglia di città che ha amato con i figli inselvatichirsi alla domenica e che li vede oggi scalpitare e correre su rotte sempre più loro.
Federico ora è in Argentina, a Pico Truncado, per il suo anno di Intercultura, Ettore è qui che ancora si prepara e mi ricorda che scrivere su un blog è cosa vecchia che nessuno più considera: “papà fidati, postare qui è imbottigliare nel nulla. Il blog è morto”. Ok figlio 🙂
o per lo meno riservato a attenti lettori “over”…
complimenti come sempre, marco — Marco Degli Esposti
cioè… come dire che i blog-dinosauri si sono ristretti nei tweet e nei Fb? Federico, Ettore, inventate alternative più significative per la vostra zooomgenerazione!
Bravo Paolo, peccato che scrivi poco, è un piacere leggerti. Carla e Gigi
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