Vietato vietatissimo!

Vietato salire sugli alberi

E’ così che, a proposito di alberi,  insegnano nella Scuola Primaria Statale di  Pontegraella provincia di Ferrara. Quella povera mamma traumatizzata tempo fa dalla visione di mio figlio su un acero del parco condominiale può tirare un sospiro di sollievo. Si, c’è una scuola pubblica  che educa! Grazie alla rete abbiamo le prove, ad esempio questo prezioso elaborato scolastico che vi invito a leggere nella sua interezza:   http://scuole.comune.fe.it/lib/d.php?c=dgnzS

La segnaletica per giocare sicuri in giardino elaborata dalle maestre insieme ai loro bambini è una perfetta cartina tornasole del nostro attuale rapporto con la natura ed è in piena sintonia con il nuovo senso comune e le sue declinazioni normative.

Estraggo un altro cartello significativo dalle proposte di Pontegraella, si intitola: Vietato andare dietro la casetta! Il riferimento al giardino non curato (sassi pericolosi e piante che pungono) è un piccolo manifesto della nostra condizione di alienati dalla natura. In questo “crescere” trovo quasi banale comprendere i desideri nuovi dei nostri figli, dal  Nintedo DS al pomeriggio al più vicino centro commerciale.

Vietato andare dietro la casetta

Spulciando in rete un poco di regolamenti pubblici sull’uso delle aree a verde non ne ho trovato uno che non contempli il divieto di arrampicarsi su un albero o  il divieto a prelevare pur minime parti vegetali. Altresi ho trovato divieti che superano ogni più fervida fantasia: chi di voi sarebbe in grado di immaginare  un Vietato sostare in più di due persone nei parchi pubblici dopo le 23.30. Multa da 25 euro a 500? 😯 Regolamento del verde del Comune di Novara miei cari: documentarsi per credere (da febbraio 2009 sostituito con un più austero divieto assoluto di frequentare i parchi dalle 24 alle 6, rif. pag. 11 di  www.comune.novara.it/pdf/periodico/febbraio2009.pdf)

Con spine e foglie

Che spine signori! Pensate alla letteratura per ragazzi: in questa prospettiva testi come il Libro della Giungla, Il Barone rampante, Le avventure di Huckleberry Finn,  diventano pericolosi manuali per giovani ribaldi. Attenzione: a ben leggere anche le avventure di Qui Quo Qua e Nonna Papera non sono in linea!

Chiudo queste sconsolate considerazioni con una autodenuncia per immagini dei miei reati 2009  e con la speranza che i pollicini verdi che abitano le cime degli alberi sappiano pazientare e aspettare con fiducia il ritorno di un infanzia arrampicante e felice 🙂

Paolo Tasini - View my 'Children @ nature 2009' set on Flickriver

Incontri sugli alberi...

Comments
9 Responses to “Vietato vietatissimo!”
  1. Pia Pera ha detto:

    giusto! aggiungerei: vietato nascere, vivere è pericolosissimo e porta di sicuro alla morte! come ha intitolato la mia amica Maria Pace Ottieri: Quando sei nato non puoi più nasconderti! Propongo di affiggere cartelli “vietato nascere” nei reparti di ginecologia. “Vietato morire”? ancora di più, chissà cosi ci aspetta dall’altra parte. Triste, molto triste educare a una cultura della paura, dell’ansia, della mancanza di fiducia. Colpa delle mamme italiane? Guardate sulle spiagge: un incubo. Le mamme straniere sono meno ansiogene, mi pare. Mi ha fatto molta pena un bambino di tre anni portato sul passeggino da sua nonna che temeva le auto, mentre vicino bambini più piccoli – però non etnicamente italiani – scorrazzavano liberi allegri e spensierati… e chissà come si beffavano tra loro del piccolo scimunito iperprotetto italiano!

  2. Kong(zhong) ha detto:

    Purtroppo i divieti non iniziano ne finiscono nel giardino. Viviamo nella società del divieto!
    I dossi artificiali, le piste ciclabili per non parlare degli odiosissimi divieti “alimentari”: non consumare alcolici dopo le 2, la pizza cotta nel forno a legna, il latte crudo o le parti non nobili degli animali!
    Vietato, vietato, vietato. Perchè? ve lo siete mai chiesti?
    Io credo che si vieti perchè reprimere è più semplice, veloce e meno costoso che educare.
    Ma noi viviamo nella società ipercinetica!
    E correndo non si impara, non ci si può fermare ad ascoltare chi ha vissuto, magari per riflettere assieme ed esercitare il nostro libero arbitrio consci che per essere veramente liberi bisogna rispettare prima di tutto la natura e gli altri visto che: “gli altri siamo noi” (perdonate la citazione leggera).

    Perchè bisogna separare le bici dalle auto?
    Perchè chi guida un’auto non è educato a considerare i diritti del più debole, ovvero di chi pedala.
    Perchè si vieta di bere la sera?
    Perchè, forti dell’ignoranza, il proprio divertimento può essere messo avanti alla vita degli altri.
    Perchè si vieta il latte crudo?
    Perchè “la gente” non sa che potrebbe fare male e quindi (senza spiegare) vietiamo!

    Ed è così – alla fine – che: chi vuole bere (e non guida), chi valuta il rischio di 1 litro di latte crudo inferiore a quello di 10 telefonate da cellulare , o chi quando mangia su un prato è educato a raccogliere i resti, non può più farlo; pena la sanzione.

    Ci siamo dunque! Dalla poca educazione – ma non al giardino, alla vita insieme – si materializza la società dei divieti.
    Ed in questo abdicare a favore dell’ignoranza aumenta la distanza tra chi ha mezzi e – volendo -può infrangere i divieti (avrà un giardino privato con un albero su cui arrampicarsi, o 250 euro disponibili per pagare una multa) e…
    ..
    chi mezzi non ha,
    e la tal cosa più far non potrà!

    ovviamente anche quando sarebbe educato al rispetto per la natura e per gli altri!

  3. rosi ha detto:

    tempo fa ho espresso al professor Luigi Lombardi Vallauri, filosofo di meditazione occidentale, le mie perplessità su un sistema scolastico che in nome di un eccesso di cautela vieta qualsiasi avvicinamento alla natura che non sia addomesticata.
    la sua risposta mi ha confermato tristemente che la natura e il paesaggio, se sono ricreati in una situazione protetta vanno bene, altrimenti…
    io vorrei mettere nel nostro orto scolastico una tana per bombi. me lo consentiranno?

  4. equipaje ha detto:

    Una nota vignetta di Quino ad hoc per questo post 😉
    http://farm4.static.flickr.com/3276/2656251337_4d2898e2f5.jpg?v=0

  5. Paolo ha detto:

    Perfetta Equipaje, perfetta!

    Grazie 🙂

  6. Mayra ha detto:

    attraversogiardini.it, how do you do it?

  7. Chorima ha detto:

    Ma non capite? Si stanno soltanto preoccupando per la nostra sicurezza. E’ una bella scusa per toglierci giorno dopo giorno libertá ormai ritenute scontate. A me quello che mi fa imbestialire é l’indifferenza della societá (?). Non solo non si indigna, ma concorda in tutto e per tutto con quello che gli viene imposto dall’alto. Senso critico: zero.
    La vignetta non potrebbe essere piú azzeccata.

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  1. […] ma fateci caso, quando andrete per musei. Cosa sarebbe l’arte, soggetta ai divieti? Botticelli, […]

  2. […] di far fuochi, capanne, tirare corde, perfino arrostire cose da mettere sotto i denti. Tutte cose vietatissime, ma lì è Teatro, Silvio. Lì, almeno lì, nella finzione, si può pensare/provare… Esiste […]