Contro il giardino di Pia Pera e Antonio Perazzi

Oggi sono rimasto stregato da questa frase letta sull’ultimo numero di Gardenia:

… nostro antico cercare, tra le piante, la vita.

 

E’ di Pia Pera, tratta dall’ultimo libro, fresco di stampa, Contro il giardino.

E’ un libro scritto assieme al passaggista Antonio Perazzi: sicuramente la mia prossima lettura. 🙂

Comments
9 Responses to “Contro il giardino di Pia Pera e Antonio Perazzi”
  1. Cecilia ha detto:

    Che bella umanità dietro questa frase… ho sempre desiderato un giardino con un grande albero, e qui trovo il perchè: per “questo nostro antico cercare, tra le piante, la vita”. “Nostro” perchè la vita sempre sottintende, o quantomeno tende a un “noi”.
    Un saluto a Paolo e agli autori con la speranza di riuscire, fra un’urgenza e l’altra, a gettare un occhio fra le pagine di questo libro.

  2. valentina ha detto:

    Dopo circa 5 giorni è arrivato nella mia libreria di riferimento il libro di Pia Pera e Antonio Perazzi.
    Stasera mi sono connessa ad internet per cercare informazioni sui due autori, non perchè non li conosca, ma perchè li vorrei conoscere di più.
    Mi permetto di consigliarvi la lettura dell’altro libro di P. Pera “L’orto di un perdigiorno”: è qualcosa di poetico e per me che vivo in città ma che sogno di andarmene a vivere in campagna leggere è un pò aprire una finestra su ciò che vorrei. Buonanotte a tutti, vado ad aprire le pagine che mi aspettano…

  3. Federica ha detto:

    Sono anch’io un’appassionata lettrice di Pia Pera
    e dopo aver letto sia “L’orto di un perdigiorno” sia “Il giardino che vorrei” non ho perso tempo per diffonderne la lettura fra le mie amiche certa del loro entusiasmo.
    Perchè Pia Pera non scrive più sulla rivista Natural Style?
    Mi piacerebbe sapere se tiene rubriche su altre riviste e quali.

  4. Paolo Tasini ha detto:

    Ciao Federica

    Pia scrive e cura sul web il bel sito Orti di pace. Indirizzo

    http://www.ortidipace.org/

    Orti di pace come dice la presentazione è a disposizione di chiunque consideri l’orto, e il giardino in senso lato, un luogo ideale per intrecciare scambi con la natura, l’ambiente e la comunità.

    Per quanto riguarda la carta stampata personalmente leggo Pia sulle pagine di Gardenia.

    Un saluto grande 🙂

  5. davide ha detto:

    Grazie del consiglio di lettura. Anch’io ho letto “L’orto di un perdigiorno”.
    Cercherò presto questo libro. Già il titolo mi piace.
    A presto

  6. chiara ha detto:

    Ho iniziato a leggere ” L’orto di un perdogiorno” ed incappo subito in un madornale errore. Pag.23, cito: ……solo la colza e il….. . La colza? Eh no, non mi sta bene. Forse un pochino più di cultura non guasterebbe!

  7. Paolo ha detto:

    Gentile Chiara

    Sarò cieco ma io l’errore non lo vedo: se “colza” è un sostantivo femminile come dice il DeMauro http://old.demauroparavia.it/24524
    non vedo come quel “la” sia da censurare.

    Ci spieghi?

  8. Renato ha detto:

    Gentile Chiara,

    non entro nel merito di “la colza” anche se mi piacerebbe parlare della cultura o meglio culture, che ritengo possano essere molte, come le colture.
    Il suo commento mi è parso un po’ duro. Spero non legga mai cose scritte da me.

    Renato

  9. matilde galante ha detto:

    Sto per diventare proprietaria di un giardino piccolo ora, immenso in passato: il giardino della mia infanzia. I miei giochi semplici di bambina di paese, i miei compagni di gioco dolci e vivaci mi vengono evocati da quel che resta del mio piccolo giardino che ora sta per diventare proprio mio. Cerco condivisione, consigli, competenze che mi possano aiutare a farne un gioiello. Ho sbagliato interlocutori?…. ammesso che ce ne siano per me. Comincio da oggi e per me è l’inizio di un nuovo pezzo di vita.
    Ho apprezzato l’articolo di Pia Pera sul numero di Novembre di Gardenia. Comprerò e leggerò il libro “Contro il giardino” e gli altri segnalati nei commenti.
    Con l’emozione di chi scopre un mondo vagheggiato, ma ora attuale, saluto chi mi legge
    Matilde